pot-pourri

pot-pourri

Lo sapevate che l’arte di preparare il pot-pourri appartiene a vecchie ricette?  In realtà, anticamente, si trattava di un “vaso di marcitura” infatti il nome stesso lo dice, deriva dal francese:  pot= vaso,  pourrir= marcire.

Consisteva nel lasciare macerare in un vaso chiuso e al buio, erbe con proprietà medicamentose come rosmarino, menta, salvia, lavanda con oli e quando il composto diventava umido, si apriva il vaso dal quale fuoriuscivano gli aromi; più tardi si arrivò ad usare anche profumi e fiori.

Per il pot-pourri secco che si prepara in casa si usano principalmente petali di fiori, foglie, si possono aggiungere aghi di rosmarino, di salvia, timo, ecc.. Per mantenere i colori si fanno seccare al buio  per alcuni giorni evitando contenitori di metallo;  oppure in forno a 30° per 4/6 ore con lo sportello del forno un poco aperto per fare fuoriuscire il vapore; meglio ancora se si possiede un essiccatoio.

Una volta pronte, cioè quando saranno friabili, a queste erbe si possono aggiungere spezie come qualche anice stellato o qualche bacca di cardamomo, pezzetti di cannella e qualche chiodo di garofano. Al tutto, delicatamente mescolato, aggiungere qualche goccia di olio essenziale.

 

 



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